Nel caso del
capriolo, come per altri ungulati, nei distretti di media e
bassa valle dove la vegetazione non permette l’avvistamento con
strumenti ottici, vengono eseguite delle battute su aree
campione che rappresentano i diversi ambienti frequentati dalla
specie censita.
Questo
metodo, se ben coordinato, è in grado di garantire una
valutazione prossima alla reale consistenza della popolazione.Al
termine del censimento vengono ritirate le schede di
osservazione che verranno sottoposte in seguito ad un attenta
analisi critica.
Dove i boschi
di abete larice lasciano spazi aperti, dove l’aquila sfiora le
pareti più scoscese, cervi mufloni e camosci trovano il loro
habitat più naturale .Anche qui, l’occhio attento dei censitori
scruta ogni parte del territorio, con l’intento di individuare
gli animali che lo popolano.
Questo tipo
di censimento viene definito “osservazione diretta” |